L’Oiv – Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino ha pubblicato la nota di congiuntura del settore vitivinicolo mondiale 2021. Nel report sono esaminate le tendenze e le produzioni di vino in e fuori dall’UE.
L’Italia come noto è uno dei mercati più importanti per il mondo dello Champagne, il nostro gusto per le cose belle e buone ci porta ad aprire le cuvée e i millesimi delle grandi Maisons e dei piccoli vigneron, come confermano i numeri diffusi relativi al 2021. Lo scorso anno le bottiglie di Champagne spedite in Italia sono state 9,2 milioni, una crescita del 32,8% rispetto al 2020 e del 10,8% rispetto al 2019.
Novità sulla vendemmia 2021 del Vino Nobile di Montepulciano, un’annata da ricordare dove spicca la decisione del Consorzio di aspettare a dare il punteggio a stelle dall’anno in cui l’annata entrerà in commercio, aspettando sino al 2024, come anticipato alla Fortezza di Montepulciano in occasione dell’Anteprima nella giornata di giovedì 24 marzo dedicata alla stampa di settore.
Traina i consumi: nel biennio 2013-2015 +9% la spesa delle famiglie per il vino, +0,5% quella alimentare. Rivitalizza territori e città: 24 milioni di italiani nell'ultimo anno hanno partecipato ad attività enocorrelate (sagre, feste, gite in località celebri per l'enogastronomia). Spinge l'export: +27,6% in cinque anni, con un potenziale di crescita ulteriore di 6 miliardi.
The United States became the world's biggest market for wine last year, beating France into second place for the first time as consumption slides in the country long seen as its natural home and Americans develop a greater taste for it.
Meno aiuti e non per tutti. Sono questi, in estrema sintesi, i cardini della nuova Politica agricola comune 2014-2020: il primo imposto dai tagli al bilancio Ue, il secondo frutto delle scelte nazionali che il Consiglio dei ministri ha ratificato giovedì – dopo un lungo negoziato tra ministero, regioni e associazioni agricole – con l'approvazione del decreto attuativo dell'ultima riforma comunitaria. Alessio Romeo, Il Sole 24 Ore.
France regained its seat as the world's top wine producer in 2014, trumping main competitor Italy where producers had suffered a poor harvest, the International Organisation of Vine and Wine (OIV) announced on Thursday. France, which was overtaken in production by Italy two years ago, produced 46.2 million hectolitres of wine this year, a rise of 10 percent on last year, the OIV said.
The creation of the Vin de France category has driven “important growth” in French wine exports as well as acceptance among younger consumers, Harpers France Summit heard.
France is in “pole position” in the online wine market – which represents the country’s biggest opportunity going forward. That’s according to Tim Wilson, managing director of the Wilson Drinks Report, speaking to delegates at Harpers’ France Summit today.
Officially approved by the European Commission in February 2014 after a three year process, the Gran Selezione label can be applied to estate grown, Sangiovese-dominated wines from the 2010 vintage onwards which meet upgraded criteria concerning minimum alcohol, extraction and at least 30 months maturation.
Pricing is becoming a greater challenge in the US market, according to Raboabnk’s Wine Quarterly Q4 report. Alongside improving sales volumes, the average price of wines sold in the US is rising, with the high-end of the market gaining share at the expense of lower priced wines.
Based on recent ViniPortugal data, Wines of Portugal have announced another strong semester of export growth in the U.S. market, with a 19.1 percent increase in the first half of 2014 (January-June) compared to the same period in 2013. Sales of Portuguese table wines (excluding port wine) improved to €15.47 million ($19.5 million at 10/1/14), up from €12.99 million ($16.29 million at 9/31/13) during the first half of the year prior, a clear reflection of the growing consumer interest in Portugal’s unique varieties and masterful blends.
Winemaker Chapel Down has raised £4million from 1,400 private investors through a crowdfunding campaign, the largest fund raising of its kind so far in the UK.
Dopo quattro trimestri consecutivi caratterizzati dalla crescita della produzione industriale e dal miglioramento di quesi tutti gli indicatori, sul Piemonte si abbatte una doccia gelata relativa all'ultimo trimestre del 2014. I dati forniti da UnionCamere e Confindustria Piemonte vanno, infatti, in direzione opposta. di Augusto Grandi, Il Sole 24 Ore.